Sono un catechista da parecchi anni ed ho accompagnato diversi gruppi ai sacramenti. In alcune circostanze non sono riuscito a capire se i ragazzi fossero veramente pronti, se il percorso svolto fosse stato sufficiente, se avessimo dovuto fare di più o se non fosse il caso di rimandare il sacramento. Come valutare la reale preparazione dei ragazzi?
Angelo (Vibio Valentia)
Ciao Angelo, grazie della domanda. Credo che tutti i catechisti abbiano sperimentato quello che hai descritto o addirittura pensato di lasciare. A mio avviso, le difficoltà aumentano col sacramento della cresima perché attendiamo dai ragazzi una maggiore maturità e consapevolezza nel riceverlo.
Vorrei iniziare confortandoti dato che, anche se il catechista è in prima linea, spetta al Parroco prendersi la responsabilità di decidere chi ammettere ai sacramenti; il Diritto Canonico indica le condizioni minime per l’ammissione. Così, credo che servano delle riunioni col Parroco per accompagnare i catechisti e verificare l’apprendimento.
Coi ragazzi, potresti valutare la fattibilità di brevi sessioni individuali di verifica. Non si tratta di un esame, ma di un paio di domande che servano sia per far comprendere che ricevere i sacramenti richiede preparazione, sia per conoscere il grado di ascolto di ciascuno. Credo che ti sorprenderai nello scoprire che, se interrogati singolarmente, i ragazzi sanno dare delle risposte molto profonde che nel gruppo temono di esporre.
Assicurata la conoscenza dei contenuti, credo che la preparazione chiave sulla quale “spingere” sia la disposizione interiore, cioè l’atteggiamento del cuore con il quale si va a ricevere il sacramento: il desiderio del sacramento.
Anche se i sacramenti operano per il solo fatto di essere amministrati (ex opere operato), la disposizione dona un maggiore frutto spirituale: in una stanza il sole che filtra dalla tapparella illumina tutto, ma se la spalanchi, cioè elimini ciò che blocca la luce, quella entra con tutto il suo calore. È questa la disposizione alla quale devi tendere: fare in modo che i cuori siano desiderosi ed aperti alla grazia sacramentale. Avvalendoti dei consigli degli altri catechisti, cerca di imparare a rilevare le difficoltà di ogni ragazzo e di escogitare strategie per eliminarle; il ruolo del catechista è anche questo: spianare la strada allo Spirito come un paziente agricoltore che toglie dalla terra i sassi e le pietre per renderla morbida e fertile.
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