“Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”. È un proverbio saggio che ci ricorda che il male fa sempre più scalpore e sembra riempire il mondo. Ma la realtà è ben diversa, grazie a Dio.
In particolare una autentica perla che spesso troviamo è quella di chi è riuscito a perdonare di cuore le offese ricevute, dove per offese parliamo di gravi mancanze di rispetto, di giustizia; ferite profonde nel proprio cuore che di per sé sarebbero fonte di odio e rancore per tutta una vita.
Penso a quella mamma di uno dei ragazzi cristiani uccisi sulle coste della Libia a causa della sua fede, la quale ha poi perdonato l’aguzzino. Penso a papa Giovanni Paolo che perdonò il suo attentatore. Penso a diverse coppie in cui c’è stata addirittura infedeltà coniugale ma dove poi con il perdono si è tornati ad amarsi.
Il perdono è tra gli atti più difficili per il nostro cuore ma è anche la fonte di autentica pace e gioia. Solo chi ha perdonato con il cuore e non solo a parole può dirlo e sperimentarlo.
Gesù ha subito la croce perché si è messo lì al nostro posto. I nostri peccati li ha scontati Lui. Così ci ha perdonato: prendendo su di sé quello che toccava a noi.
E mentre lo crocifiggevano ripeteva: “Padre, ti prego, perdonali…”.
Può esistere amore più grande di questo? Il bello è che Gesù un tale amore vuole comunicarcelo, vuole donarcelo.
Pensa allora a chi non hai ancora perdonato sul serio, pensa ai muri e distanze che hai con certe persone, magari anche in famiglia. Inizia a pregare per loro e a chiedere: “Gesù io non so come ma tu sì lo sai: aiutami a perdonare di cuore”.
Le Notizie
Perdonare le offese
25 Luglio 2016 in Le catechesi di Padre T.
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