Il nuovo anno pastorale sta ormai partendo e in molte parrocchie sta iniziando proprio in queste settimane il catechismo. È il periodo di rimboccarsi le maniche e ricominciare e di rinfrescare un po’ i fondamentali della formazione dei catechisti. Papa Francesco ci viene in aiuto ricordando un aspetto fondamentale dell’essere catechisti.
Il Santo Padre infatti ha mandato un video messaggio ai circa 1500 partecipanti al Convegno internazionale organizzato dal Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione in Vaticano dove ha espresso un concetto molto semplice ricordando di
«essere catechisti! Non lavorare da catechisti: questo non serve! Io lavoro da catechista perché mi piace insegnare. Ma se tu non sei catechista, non serve. Non sarai fecondo, non sarai feconda! Catechista è una vocazione: essere catechista, questa è la vocazione, non lavorare da catechista. Badate bene, non ho detto fare i catechisti, ma esserlo, perché coinvolge la vita. Si guida all’incontro con Gesù con le parole e con la vita, con la testimonianza».
Il Papa ha ricordato che la vocazione ad essere catechisti deve assumere «sempre di più una forma di servizio che viene svolto nella comunità cristiana e che richiede di essere riconosciuto come un vero e genuino ministero della Chiesa, di cui abbiamo particolarmente bisogno».
«Il catechista» , sottolinea il Papa, «non è un maestro o un professore che pensa di svolgere una lezione» e «la catechesi non è una lezione; la catechesi è la comunicazione di un’esperienza e la testimonianza di una fede che accende i cuori, perché immette il desiderio di incontrare Cristo. Questo annuncio in vari modi e con differenti linguaggi è sempre il “primo” che il catechista è chiamato a realizzare!».
Proprio su questo punto, uno degli errori fondamentali nell’evangelizzazione dei bambini, noi di NET insistiamo molto nei nostri corsi di formazione, perché cardine della nostra metodologia.