Si avvicina la solennità dei Santi che celebriamo il 1 novembre che sarà preceduta, come da tradizione per tutte le feste cattoliche importanti (Natale, Pasqua etc.) da una vigilia, la vigilia di tutti i santi.
Quella che ora viene chiamata Halloween è in realtà un’antica festa cattolica, come dice con semplicità la sua etimologia: hallows=santi (ricordate il Padre nostro in inglese: Our Father who art in heaven, “Hallowed” be thy name, sia santificato il tuo nome), een=vigilia (da evening=sera, vigilia), cioè Halloween=sera/vigilia dei Santi.
Non c’è dunque nessun bisogno di inventare parole come Holyween, perché Halloween ha in sé già un significato cattolico. Purtroppo molti non lo sanno e si tende o a demonizzare questa festa perchè creduta “satanica” oppure al contrario, a pensare che sia un modo come un altro per divertirsi, una sorta di secondo carnevale.
Ma chi lo spiega ai bambini e, prima di loro, ai maestri e ai genitori? Halloween è la festa cristiana della vigilia dei Santi, cioè l’inizio della festa dei Santi perché le grandi feste (vedi Natale e Pasqua) iniziano nella notte.
I cristiani – grandi maestri della gioia e del festeggiare – inventarono la festa dei santi (e la commemorazione dei morti) per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il duro male era ormai sconfitto. Di questo dobbiamo parlare ai bambini, spiegando il nome Halloween.
Gli antichi irlandesi iniziarono a celebrare l’illuminazione della notte, le zucche che mettevano in fuga il male, il cielo che visitava la terra, i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti come segno del loro amore sempre presente e della loro intercessioni per i loro cari presso Dio, la sconfitta del male.
La tradizione, peraltro, non è solo nord-europea, ma anche mediterranea (e sempre cattolica), tanto è vero che in tante regioni del sud Italia, come per esempio la Sicilia, ci sono i “dolci dei morti”.
Certo, sappiamo benissimo che durante questa festa molte persone celebrano il diavolo ma la soluzione non è sicuramente non celebrare Halloween. Sarebbe come dire che dato che molte persone a Natale non celebrano la nascita di Gesù ma si fermino solo ai regali, alle luci e all’albero di Natale, allora non dobbiamo festeggiare il Natale perchè per molti è diventata una festa pagana.
Parliamo dunque ai bambini della bellezza dei santi, persone che hanno dato la loro vita per Gesù testimoniando la loro amicizia, parliamo ai bambini della morte, perchè esiste ed è connaturata alla vita ma Gesù l’ha vinta, parliamo ai bambini di una realtà bellissima che è la comunione dei santi, che professiamo ogni domenica nel credo ma che magari, neanche noi sappiamo bene cosa sia.
Il 31 ottobre e l’1 e il 2 novembre sono una grande occasione per parlare ai più piccoli di realtà molto importanti della nostra fede, non sprechiamo questa opportunità.
