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La distrazione al catechismo

13 Settembre 2022 in Il coach dei catechisti 0

Ciao Diego, sono la catechista dei più piccoli della mia parrocchia. Finalmente siamo tornati in presenza; ero emozionata e mi aspettavo grandi cose, invece, ho trovato i bambini molto più distratti come se la chiusura dovuta alla pandemia abbia influito sulla loro capacità di ascolto: anche le attività che di solito piacevano molto non riuscivano ad interessarli. Cosa posso fare?

Lara (Novara)

Ciao Lara e grazie per la tua domanda. Ho letto che la quarantena forzata e prolungata effettivamente ha influito sulla capacità di attenzione dei ragazzi ed in particolare dei più piccoli. Se fai catechismo ai bambini che cominciano il percorso di iniziazione cristiana credo che la disattenzione che hai riscontrato sia dovuta principalmente alle mancate occasioni per “apprendere” le “abilità sociali”.

Ti invito ad avere pazienza e cominciare le attività con dei giochi di gruppo per colmare le lacune sociali per poi passare gradualmente ad un “regime normale”. Forse, per i primi incontri, serviranno 30 minuti. Per evitare che il catechismo sia compreso come uno svago credo sia giusto alternare dei giochi sociali a giochi a tema catechistico. Per i bambini tra i 6-8 anni, potresti far loro conoscere quelli che chiamo “i dati” del Vangelo in contesto ludico: numero e nome degli apostoli, chi erano i nonni materni di Gesù, quanto è durata la sua missione pubblica, ecc. Lo stesso per i personaggi dell’Antico Testamento. Potresti anche portarli in chiesa e insegnare i nomi delle sue parti (tabernacolo, altare, ambone, sacrestia, ecc.) e degli oggetti ed arredi sacri (calice, patena, ostia, casula, stola, messale, lezionario, ecc.).

Altre attività interessanti, che potrebbero anche coinvolgere l’aiuto di uno o due genitori, sono la costruzione di un’Arca di Noè o del Tempio di Gerusalemme con degli scatoloni. Dai sfogo alla tua fantasia e se hai altre passioni (canto, musica, disegno, racconto…) sfruttale per trasmettere le tu emozioni: i bambini sentiranno che ti stai dando loro col cuore.

Un “trucco” imparato da un sacerdote spagnolo all’entrare in chieda, è di insegnare ad usare sempre il GPS: G=Genuflessione, P=Postura, S=Silenzio. Faglielo pure disegnare o costruire/decorare. Con il GPS insegnerai loro che in chiesa si entra inginocchiandosi davanti a Dio come segno di rispetto ed amore, ci si siede o si sta in piedi in modo composto per esprimere attenzione, si fa silenzio per ascoltare e parlare con Gesù che li attende. Ti auguro ogni bene con i tuoi bambini.


Hai bisogno di un consiglio o vuoi raccontarci la tua esperienza di catechista? Scrivi una mail al nostro coach! coach@esserecatechisti.it

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