“Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia… mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.”
Non so se le nostre catechiste potrebbero iniziare l’incontro di Avvento proprio con queste parole del Vangelo. Forse non sono tra le parole più simpatiche ed entusiasmanti, come potrebbero esserlo quelle di una parabola o di un miracolo di Gesù! Eppure la liturgia della Chiesa nella sua sapienza, ancora una volta ci sorprende e ci provoca
È come se ci dicesse: ehi, svegliati, guarda che inizia un tempo nuovo, inizia un’attesa nuova… non puoi continuare a fare quello che hai sempre fatto con noia e disincanto. L’angelo del Signore ti porta con gioia questo Annuncio! Ecco perché le potenze del cielo sono sconvolte. Ecco perché i popoli sono in angoscia. Non è tempo per riposare, non è il tempo di starsene sdraiati sul divano, è tempo di vegliare la venuta del Signore!
E allora riprendiamo con fiducia questo nuovo cammino che la Chiesa ci offre.
Non sarà un cammino lunghissimo. È un’Avvento un po’ risicato quest’anno di appena tre settimane e due giorni. Ecco perché non possiamo permetterci di perdere tempo.
Raccogliamo, allora tre indicazioni di Gesù per concretizzare l’impegno feriale di questo mese di dicembre. Le nostre appassionate catechiste potrebbero rendere questa idea anche con immagini o cartelloni da utilizzare nel primo incontro dell’Avvento.
- “Vi saranno segni”: una frase che in apparenza, slegata dal suo contesto può voler dire poco o nulla. Al contrario, mi sembra molto evocativa. Il tempo dell’Avvento diventa per noi il momento nel quale imparare a cogliere e scovare i segni, per giungere al Segno che è Gesù. Trova nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità della scuola e del lavoro delle faccende e della casa, i piccoli segni che ci dicono che Dio c’è, ci parla, ci ascolta, ci cerca.
- “State attenti a voi stessi”: per poter accogliere il Segno nella Notte Santa siamo invitati a stare attenti a noi stessi… che tradotto può voler dire: prenditi cura di te, accogli la tua umanità, sappi volerti bene! Non puoi accogliere veramente il Signore se non hai mai accolto seriamente la tua umanità, anche quella più nascosta e ferita. Lui viene per amarti!
- “Vegliate in ogni momento pregando”: in mezzo ai mercatini di Natale, alle tante piccole luci delle nostre città, il Vangelo ci chiede di vegliare in ogni momento, non con il vuoto o con il casino dei nostri consumi, ma attraverso il silenzio della preghiera. Accogliere il Segno significa disporre il cuore alla preghiera costante che trasforma ogni giornata in un vero Natale del Signore.
L’Avvento è il tempo per eccellenza della speranza. Speranza piena perché Dio è fedele e non mancherà alle sue promesse! Dio non è rimasto dall’alto del suo balcone a vedere le vicende umane, le nostre tragedie e miserie, le nostre gioie e i nostri amori; Dio ci ha visitato, ancor di più Dio si è messo in mezzo alla mischia, carne della nostra carne, sangue del nostro sangue.
In questo tempo di Avvento Gesù ci rivelerà nuovamente il volto di Dio!
Scrutiamone i segni per arrivare ad accogliere il Segno.
Buon Avvento