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Come invogliare i giovani ad essere catechisti?

30 Maggio 2022 in Il coach dei catechisti 0

Ciao Diego, sono catechista da qualche anno, ma ho conosciuto diverse realtà parrocchiali. Una cosa spesso che le accomunava era per così dire l’elevata età media dei catechisti. Non che questo sia una cosa negativa, ma mi chiedevo se debba per forza essere così. Perciò ecco la mia domanda: come invogliare altri ragazzi giovani a fare i catechisti?

Rafael (Roma)


Ciao Rafael, ti ringrazio per avermi scritto. La tua domanda offre la possibilità di intrecciare molti aspetti concreti della catechesi che cercherò di evidenziare.

Si dice che non ci sia miglior esempio per i giovani che i giovani stessi. Vale in ogni ambito e per ogni età e, da quanto ho letto, anche tu sei un giovane col desiderio di coinvolgerne altri. Pertanto, la prima parte della risposta sei tu stesso. Cerca di ricordare quali sono state le esperienze che ti hanno risvegliato nel cuore l’amore per Dio e cerca di comunicarle. In secondo luogo, cerca di ricreare delle occasioni favorevoli affinché anche i ragazzi che educhi le possano sperimentare; il resto lascialo fare alla grazia di Dio.

Nel metodo NET, un ruolo importante lo ricopre l’attività di apostolato. In modo adeguato alla loro età, puoi coinvolgere i bambini nelle attività parrocchiali e di volontariato; in questo modo si passa dalla fede “detta” alla fede “praticata”. Gli ultimi 2 anni non ci hanno permesso di farlo, ma speriamo di poter ricominciare anche con queste attività.

Per quanto riguarda l’età, non trovo strano che la maggioranza dei catechisti sia adulta: i ragazzi, a partire dalla cresima, sono maggiormente attratti dall’animazione ed abbiamo bisogno di catechisti formati, quindi, è normale che gli adulti siano più presenti. Nonostante questo, si potrebbe trovare un compromesso. Sostengo l’iniziativa di affidare qualche aspetto della catechesi ai bambini stessi (sostenuti e guidati proporzionalmente alle loro capacità) ed inviterei i catechisti di Confermazione a far entrare come attività di preparazione al sacramento, qualche collaborazione con i catechisti di comunione e confessione. In questo modo, si aprirebbero delle strade nuove per far esperienza, mettere a frutto i propri talenti e, perché no, di scoprire la propria vocazione. Avremmo dei volti giovani al fianco dei catechisti veterani che potrebbero diventare mediare il gap generazionale. Per mettere in pratica tale consiglio, è necessaria l’approvazione del parroco e la disponibilità degli altri catechisti; cosa non sempre facile per diversità di orari/giorni di catechismo e gestione dei gruppi, ma credo che potrebbe essere una collaborazione proficua.

Diego Zanforlin


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