Il senso delle cose è fatto di tanti dettagli e di tante sfumature che nella vita cerchiamo di cogliere per dare contenuto, significato, direzione alla vita di ogni giorno. Il senso è anche percezione, ma a volte ci sfugge, a volte i nostri sensi non colgono le cose per quello che sono.. e il senso ci sfugge.
Ci sono sensi esterni e interni, c’è il senso delle cose così come esse si manifestano e c’è il senso che assumono nella mia esperienza, nella mia sensibilità, nelle mie intenzioni di vita. Ci sono cose che riesco a cogliere e in funzione di esse determino la mia vita, ci sono cose che non riesco a cogliere e per questo a volte penso di esserne in qualche modo influenzato, determinato, condizionato.
Tante cose ci influenzano, poche ci determinano, nessuna ci condiziona. Siamo liberi.
Come impara un bambino la libertà? La impara guardando la realtà per quello che è. Le cose che lo sorprendono sono le più semplici, quelle che lo inquitano sono le cose dei grandi, perchè spesso non le capisce, non ne coglie il senso. Poi forma schemi culturali, impara a fare connessioni, impara a vedere le cose in modo nuovo. Talvolta però non le vede per quello che sono e comincia a modificare la realtà, comincia a manipolare la verità, fino a perdere il senso delle cose.
Come vive un bambino la libertà? La vive assaporando le esperienze che fa. Sente impulsi, desideri, poi ambizioni, passioni. I suoi affetti si trasformano in sentimenti e alcuni di questi in atti di possesso, di dominio, di controllo sugli altri, su se stesso, sulla realtà intorno a lui. Si crea i propri idoli. Poi l’innocenza comincia a lasciare il posto alla responsabilità e lui comincia a sentire le cose in modo nuovo. Talvolta però non le sente con piena coscienza di sè, degli altri, della realtà. Il vuoto di senso prodotto dalle ideologie, dai pregiudizi, dalla visione falsata della realtà che lo circonda gli toglie il senso del sentire, il senso delle cose e a volte il senso si se stesso e del suo ruolo nel mondo.
Come ottiene un bambino la libertà? La ottiene scegliendo in modo impulsivo quello che lo attrae come un bene desiderabile, rinunciando però a esso con la stessa semplicità e rapidità solo per un atto di obbedienza a un’autorità che riconosce come legittima. Poi l’impulsività comincia a mettersi da parte per far brillare la riflessione, la meditazione, il discernimento. Talvolta però non si sceglie con piena decisione, non si decide con piena consapevolezza e non si agisce con determinazione. Succede quando manca una chiara visione delle cose, quando non sentiamo di essere davvero presenti a noi stessi e quando la scelta non è completamente nostra. Così le cose perdono senso. Cogliere il senso delle cose è essenziale poer saperle scegliere.
Dobbiamo guardare le cose con occhi nuovi per imparare a vedere, dobbiamo ascoltarci per educare il nostro sentire, dobbiamo fare sacrifici per imparare a scegliere.
Questa è la sfida della libertà: camminare nella verità.