5 nuove strade per comprendere il Natale… sulla via della misericordia. Un ciclo di sei articoli scritti da P.Alejandro Ortega, L.C. per aiutarci a vivere questo “avvento speciale”, agli inizi del Giubileo Straordinario della Misericordia.
La Via della Misericordia
Cambiare programma è umano. Molto spesso un problema, un imprevisto, un’emergenza, ci obbliga a modificare il calendario! La capacità di adattarsi al cambiamento è una legge di vita. Le nuove generazioni si preparano oggi, sin dalla più tenera età, all’apertura e alla flessibilità di fronte a una realtà sempre mutevole. Spencer Johnson racconta in un libro di grande successo, Chi ha spostato il mio formaggio?, pubblicato nel 1998, una curiosa metafora con topi e gnomi, per mostrare che l’uomo – e qualunque impresa umana – deve cercare sempre nuove strade per raggiungere le sue mete in un mondo che cambia.
A pensarci bene, Dio è stato il primo a cambiare programma. Quando ha creato l’uomo, aveva un primo piano: un’umanità santa, armoniosa e felice che avrebbe vissuto, prima, in un paradiso terrestre e poi, senza provare alcun dolore né sofferenza né morte, sarebbe passata a godere della sua presenza per sempre nel Paradiso celeste. Il mondo, però, è cambiato radicalmente con il peccato originale. L’umanità, appena uscita dalle sue mani, invece di seguire la strada luminosa e retta che Lui le indicava, prese una via oscura, tortuosa che andava in senso contrario rispetto alla sua destinazione.
Dio, però, sempre «ricco in misericordia», e soprattutto a partire da quel momento, reagì con un cambio di programma: ricalcolò il percorso. Dio assomiglia molto a un GPS, a un navigatore. L’immagine non è mia. L’ho sentita da don Fabio Rosini, a Roma. In sostanza, dice che, ogni volta che ti sbagli, quando non segui le indicazioni di Dio – la sua volontà, i suoi comandamenti i suoi piani per la tua vita –, ogni volta che ti distrai e non giri dove dovresti o giri dove non dovresti, Lui ricalcola il percorso. Dio non si stupisce se prendi la strada sbagliata, se sei maldestro o lento a reagire, se ti ostini o preferisci la “tua strada”; Lui ricalcola sempre. Dio si adatta ai tuoi errori e ti offre nuove strade per raggiungere la tua vera destinazione che, detto per inciso, è Dio stesso. Questo non significa che le strade di Dio non abbiano importanza; non è la stessa cosa seguire o no la sua volontà, i suoi comandamenti e i suoi piani. Infatti, se li seguissimo con più attenzione, avremmo sicuramente meno delusioni, ferite e momenti di confusione. Non a caso, nella Bibbia, si ripete, con una certa frequenza, questa supplica: «Fa’ o Signore che conosca le tue vie, mostrami i tuoi sentieri. Nella tua verità guida i miei passi, istruiscimi, tu che sei il mio Dio e il mio Salvatore».
Papa Francesco, nella convocazione del Giubileo Straordinario della Misericordia, ha voluto sottolineare che la strada principale della salvezza, secondo il nuovo piano di Dio, è proprio la sua Misericordia. Possiamo dire che si tratta di una strada infallibile, su cui non ci si perde. Per seguirla, è necessario solo aprire il cuore al suo Amore – che in questo Anno Giubilare sarà dispensato soprattutto attraverso il sacramento della riconciliazione – e mettersi al servizio di questo Amore mediante la pratica delle Opere di Misericordia.
Comprendere il Natale significa scoprire e percorrere questa strada divina, perché il Natale è l’apparizione visibile, tangibile, nel GPS mondiale della Misericordia, di Dio “fattosi carne”. Gesù, già adulto, dirà ai suoi apostoli: «Io sono il cammino, la verità e la vita»3. Effettivamente, Gesù è la Via della Misericordia, la rotta sicura di salvezza, alla quale si può arrivare praticamente da qualunque posizione o situazione esistenziale.
Cinque nuove strade per comprendere il Natale
Dio non è stato l’unico che ha ricalcolato il percorso. Con la nascita di Gesù, molte altre persone hanno dovuto ricalcolare il loro. Forse senza volerlo, questi cambiamenti di percorso hanno tracciato, sin da allora, diversi cammini per arrivare a Via della Misericordia.
Attraverso queste riflessioni, cercheremo di sbirciare nel navigatore di alcune di queste persone. Seguiremo in particolare, il percorso interiore di Maria, di Giuseppe, dei pastori, dei Re Magi e di due anziani che hanno molto da insegnarci: Anna e Simeone. Potremo, così, forse, scoprire anche il percorso su cui Dio vuole condurci, verso l’incontro con Lui, e metterci al servizio della sua misericordia nel mondo di oggi.