Cari catechisti, sono davvero contento che il dossier di questo numero della nostra rivista sia dedicato al gioco, ovvero una dimensione ludica a servizio della catechesi. Carlo Meneghetti, docente di Teologia della Comunicazione presso lo IUSVE di Verona e Mestre, autore di numerosi testi e formatore per la didattica IRC attraverso Media Education, dopo una prima parte molto chiarificatrice sulle varie tipologie di giochi propone interessanti spunti e percorsi pratici che potranno essere adottati con i bambini e i ragazzi che vi sono affidati.
L’occasione mi è propizia per ricordare due cose importanti. La prima è che le cose che funzionano di più, quelle cioè più efficaci, sono quelle che vengono personalizzate sulla base della tipologia di persone che ho di fronte. Nessuna idea pre-confezionata, per quanto bella possa essere, è veramente vincente se non calata nella realtà che mi è data da vivere. In questo contesto, l’autore del dossier sottolinea bene, riprendendo papa Francesco, la dimensione della creatività, necessaria direi, in qualsiasi forma di annuncio veramente autentico.
La seconda è che il gioco non può e non deve essere pensato come un riempitivo tappabuchi o, peggio ancora, come premio se i bambini sono stati disciplinati durante l’incontro. Il gioco fornisce un terreno formidabile per educare al Bene, e per evangelizzare bene. Come tutte le modalità di catechesi, al pari di quella più “tradizionale”, anche il gioco va pertanto pensato e preparato. Buona lettura!
P. Andrea Giustinani, L.C.
Direttore responsabile Essere Catechisti
Nel numero di Essere Catechisti di febbraio troverai:
- Dossier: Il gioco, un Con-Tatto ludico
- L’annunzio: Esaltare esperienza e contenuti
- The Chosen: Il regalo di nozze
- Donna & Catechesi: Custodire per… nascere e far crescere
- La parola che cura: Lech Lechà
- Il coach dei catechisti
- Detto, fatto
- Il programma delle virtù: La Fiducia
- Think big, think NET