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Noi educatori? Siamo solo seminatori!

28 Febbraio 2017 in Mogli & Mamme per Vocazione 0

Nella nostra famiglia, da qualche mese, arriva Domenica NET. Quando ho trovato nella cassetta della posta il primo numero, stavo rientrando in casa carica di figli e borse della spesa, quindi l’ho semplicemente appoggiato da qualche parte, aspettando un momento tranquillo per leggerlo insieme ai bimbi.

La sera stessa chiamo i bambini per la cena e, come al solito, i miei piccoli affamati entrano in cucina chiedendo “cosa si mangia?”, ma accade qualcosa di diverso dal solito: il maggiore, senza aspettare la mia risposta, afferma: “in realtà non dovrei preoccuparmi di quello che mangerò, né di come mi vestirò. Lo dice Gesù”.

Inutile dire che io e mio marito siamo rimasti a bocca aperta, ci siamo guardati un po’ straniti e abbiamo chiesto a nostro figlio dove avesse sentito questa frase! La risposta? Quel numero di Domenica NET, abbandonato da qualche parte in casa, aveva già iniziato a compiere il suo dovere: raccolto e letto da mio figlio, aveva gettato un seme nel terreno del suo cuore.

Quanti sforzi, talvolta, compiamo allo scopo di evangelizzare i nostri bambini. Eppure, dovrei saperlo, si tratta solo e semplicemente di seminare.

Il seminatore uscì a seminare.

Questo passo della Parola di Dio mi accompagna da sempre, fin dalla mia giovinezza, nel mio cammino di educatrice e di evangelizzatrice.

Ricordo la catechesi che ci offrì il nostro sacerdote ad una delle prime riunioni a cui partecipai come animatrice degli adolescenti, nel quale ci disse che quello era il nostro compito: essere seminatori.

Seminatori che gettano la Parola di Dio e che lasciano poi che sia il seme a compiere il miracolo. Quale grande errore commetterebbe un seminatore che pensasse di essere l’artefice della nascita della pianta! Quello che noi possiamo fare è solo seminare. Addirittura, ci dice la Parola, senza nemmeno prestare molta attenzione alla qualità della terra su cui gettiamo il seme, nella serenità che stiamo facendo il nostro compito, e sarà poi il seme, coperto dalla terra e nutrito, che darà il suo frutto.

Continuo a sentire tanto mia questa frase, nel mio cammino di mamma, che vuole crescere i figli nella fede, e nel mio percorso come catechista.

Troppo spesso ci concentriamo sui risultati, convinti che il nostro parlare e il nostro agire dovrebbero essere così incisivi da suscitare una reazione, un cambiamento nei bambini che abbiamo di fronte. Ma la verità della nostra evangelizzazione sta davvero nel risultato immediato?

La garanzia di ciò che comunichiamo ai nostri bambini non dovrebbe essere data da noi, bensì dal seme. Siamo certi che il seme che stiamo gettando sia quello della Parola di Dio? Allora possiamo stare sereni: il seme cadrà, metterà radici, germoglierà e porterà frutto. Quando? Quanto? Non ci è dato saperlo, perché il risultato non è nelle nostre mani!

E allora viviamo con fiducia e con serenità l’evangelizzazione dei bambini che ci vengono affidati, certi che il Signore saprà far fruttare il seme che gettiamo. E magari prima di quanto ci aspettiamo!

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